In attesa di nuovi sviluppi sul mercato energetico, con l’aiuto di un’infografica possiamo renderci conto di come il 2015 sia stato un anno nero per le principali commodities mondiali
Escludendo il 2008, il 2015 è stato davvero un annus horribilis per le commodities (e, dunque, per le aziende operanti nel settore e per gli investitori di queste società):
(Visual Capitalist)
Prendendo i dati aggiornati a novembre 2015, possiamo visualizzare in un’altra maniera l’ondata ribassista presente nel settore:
(Visual Capitalist)
Ora, quando parliamo di commodities dobbiamo renderci conto che stiamo parlando, probabilmente, del tipo di asset a cui meglio può abbinarsi la teoria dell’analisi ciclica dei prezzi di un bene.
Questo 2015 non ha rappresentato, in fondo, nulla di strano. I prezzi delle commodities salgono e scendono, e, se non lo facessero, non avrebbe nemmeno senso avere un mercato.
Per quanto riguarda infine la materia prima che più ha fatto parlare di sé negli ultimi tempi, il petrolio, ci teniamo a far notare come, in fondo, il prezzo del barile non si trovi in un’area così “strana”, come in realtà molti possono pensare:
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