Ci sono tanti analisti di fama a Wall Street convinti del fatto che la borsa americana chiuderà il 2015 a nuovi massimi, escludendo la possibilità di pesanti correzioni ribassiste nei prossimi mesi
Mentre vi scriviamo, l’S&P 500 si aggira intorno ai 2.130 punti, e tanti importanti analisti prevedono una chiusura del 2015 a livelli più alti di quelli attuali:
(Birinyi Associates)
C’è poi un analista di Bank of America, Stephen Suttmeier, che, basandosi sulla teoria del “secular bull market”, ha fatto un ragionamento ancora più ottimistico. Secondo Suttmeier, infatti, se le cose dovessero andare come nel precedente “secular bull market”, l’indice si troverebbe tra i 2.330 ed i 2.425 punti tra febbraio e novembre 2017:
A nostro avviso, tuttavia, gli analisti stanno trascurando qualcosa di importante. Quando la Fed, in passato, ha cominciato a rialzare i tassi dopo una crisi economica, il mercato azionario non è mai crollato in maniera istantanea, ma lo ha fatto dopo alcuni trimestri (ad occhio circa un anno e mezzo dopo il primo rialzo, in media).
Questa volta, però, i tassi sono rimasti a livelli bassissimi per un periodo di tempo lunghissimo rispetto al passato, e non è dunque detto che il mercato abbia tutta la pazienza che ha avuto in passato prima di correggere al ribasso.
Vediamo tanto ottimismo in giro, forse troppo, e, quando si parla di finanza, questo non ci piace affatto.
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