Quando una mattina ci sveglieremo e leggeremo la notizia di un “panic selling” mondiale innescato dallo scoppio della bolla cinese, tutti sapranno a chi dare la colpa
(ripubblicazione articolo del 12 giugno 2015)
Qualcuno di voi ha speso anni a criticare il QE degli Stati Uniti, riso della folle politica monetaria giapponese voluta da Abe e Kuroda ed inarcato le sopracciglia di fronte al neonato QE europeo. Eppure, in tutto questo, a tantissimi è sfuggito il vero dramma monetario: quello creato dalla banca centrale cinese.
Prima di tutto, ripostiamo un grafico mostrato alcune settimane fa che mette a confronto gli asset totali dei bilanci delle principali quattro banche centrale mondiali e la variazione degli asset della banca cinese negli ultimi anni:
Ma qui serve un po’ di contesto. Andiamo un po’ a vedere come si è mossa la borsa di Shanghai di fronte ad una politica monetaria espansiva in passato:
Eppure, la corsa più incredibile della borsa di Shanghai fu quella del periodo 2005-2007, quando, in realtà, la banca centrale cinese adottò tutto un altro atteggiamento, con continui rialzi dei tassi.
Nonostante questa politica monetaria restrittiva, la bolla si creò lo stesso, si gonfiò parecchio (tra giugno 2005 e ottobre 2007 la borsa salì del 490%) per poi esplodere, inesorabilmente.
E ora tenetevi forte, con la complicità della banca centrale cinese stiamo assistendo a qualcosa di peggiore di ciò che registrammo nel 2005-2007:
Abbiamo un orrendo presentimento: forse la bolla di Shanghai è solo all’inizio.
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