In silenzio, la scorsa settimana ha rappresentato la migliore cinquina dell’anno sui mercati finanziari, è tentativo di rimbalzo convincente o soltanto pura illusione ?
Prendendo i principali indici azionari mondiali, la scorsa settimana abbiamo registrato un sorprendente +4,38% (valore record nel 2015) nel livello delle quotazioni, un rialzo dovuto soprattutto ai mercati europei:
(Doug Short)
La performance a 12 mesi (escludendo Francia e Giappone) rimane decisamente deludente:
(Doug Short)
Non vogliamo sbilanciarci parlando dell’inizio di una nuova possibile fase rialzista per le borse, in quanto lo scenario economico mondiale rimane, mediamente, piuttosto lugubre.
Certo è che questo grande timore sui mercati rimane una grande anomalia rispetto alle ultime due grandi fasi ribassiste delle borse mondiali.
Pensate alla bolla dot-com, quando nessuno nel settore hi-tech temeva un’inversione nelle quotazioni dei giganti del settore.
Pensate alla bolla dei sub-prime, quando soltanto gli analisti più attenti avevano individuato un problema nel collegamento tra settore immobiliare e settore bancario-assicurativo.
Questo grande timore di peggioramento improvviso della situazione economica mondiale è effettivamente un’anomalia rispetto alla ultime crisi finanziarie, e chissà che non rappresenti una differenza fondamentale in quanto vedremo nei prossimi mesi.
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