Anche se non suoniamo ancora l’allarme, i nostri indicatori ci dicono chiaramente che la borsa americana è appena entrata in una fase di difficoltà in grado di durare diverse settimane
Dopo settimane di noia sui mercati finanziari, Wall Street sta tornando a far parlare di sé (stavolta in senso negativo).
Partiamo subito con un’idea chiara: il Chandelier Exit mensile ci dice che, finché il Dow Jones riesce a stare sopra ai 16.000 punti, non dovremmo preoccuparci più di tanto:
Tuttavia, il nostro indicatore Stocknizer 2 (linea blu) ci ricorda, ormai da mesi, che le potenzialità a ribasso per il Dow Jones sono elevatissime:
L’area con il punto esclamativo verrà raggiunta solo nel caso in cui dovesse verificarsi uno di quei tanto temuti “cigni neri” (che, ciclicamente, riappaiono sui mercati).
Siamo francamente preoccupati dal fatto che la Curva di Coppock sia scesa in territorio negativo su base mensile per la prima volta dall’inizio dell’ultima crisi:
Il nostro target inferiore di medio periodo (quindi diciamo per il primo trimestre dell’anno, è al momento pari a 15.600 punti per il Dow Jones:
Fin qui il medio periodo.
Concentriamoci sul breve periodo per un attimo.
Siete davvero stupiti nel vedere un gennaio così negativo per i mercati ?
Gennaio è, da sempre, il mese mediamente più volatile per Wall Street:
Detto questo, aggiungiamo un paio dei nostri grafici.
La Curva di Coppock settimanale ha appena invertito la rotta, segnalando la possibilità di settimane difficili per Wall Street:
Il nostro target di breve periodo (2-3 settimane) per il Dow Jones è fissato pari 16.300 punti:
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