USA: I Repubblicani Cercano Disperatamente Di Fermare Donald Trump

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La prima strategia è stata quella di ignorare il problema, ma ora che il bubbone è diventato troppo grande, i Repubblicani stanno cercando di mettere in campo ogni mezzo pur di fermare l’ascesa di Donald Trump

Nei nostri ultimi post sugli Stati Uniti abbiamo spesso parlato del fatto che la borsa americana sembri essere in attesa di un bel “cigno nero” capace di creare la prossima crisi.

Ecco, Donald Trump alla Casa Bianca sarebbe proprio un bel cigno nero per i mercati.
Saranno le sue proposte politiche spesso deliranti, l’essenza caricaturale del personaggio, il potenziale da businessman spaventosamente sopravvalutato o altre caratteristiche, ma l’idea di Trump a capo della prima potenza economico-politica mondiale dovrebbe fare molta paura.

E ormai anche i Repubblicani se ne sono accorti, tanto che stanno cercando di usare tutte le proprie (deboli) armi propagandistiche per fermare l’ascesa di Trump.

L’ultima, in ordine di tempo, è stato il discorso di fuoco dell’ex candidato del GOP alla Casa Bianca, Mitt Romney:

Ora, Romney fu già un pessimo candidato alla Casa Bianca. Pensare che questo politico stia cercando oggi di far ragionare l’elettorato repubblicano sulla pericolosità di Donald Trump ci lascia piuttosto di stucco, una roba che se ce l’avessero raccontata 5 anni fa non ci avremmo mai creduto.

Ma Romney (uno dei bugiardi seriali peggiori visti sullo scenario della politica americana negli ultimi anni), riesce nel suo intento e spara alcune facili verità su Trump.

Romney ha attaccato le deboli e inadeguate politiche economiche proposte da Trump. È stato duro sulla linea di politica estera (e vorremmo pure vedere..) del candidato miliardario, che ama delirare su guerre ad una religione, muri con il Messico, dazi commerciali epici verso la Cina, e altre politiche pro-recessione, anti-commerciali e pro-idioti.

Romney si è poi divertito ad elencare le bancarotte dell’impero Trump, sostenendo apertamente che questi non sia affatto un uomo d’affari capace, ma solo una persona fortunata (attacco senza dubbio esagerato, ma non totalmente infondato).

Infine, Romney ha usato il vero argomento che, in un mondo normale (evitiamo di ridere su questa affermazione) dovrebbe bloccare l’ascesa di qualunque candidato alla presidenza degli Stati Uniti: gli stessi sondaggi che danno Trump in vantaggio nelle primarie interne al partito repubblicano mostrano che una vittoria di quest’ultimo spianerebbe la strada di Hillary Clinton verso la Casa Bianca grazie al voto degli indecisi (per indecisi intendiamo: persone che non possono proprio nemmeno vedere Donald Trump).

In ogni caso, ci pare ovvio che la candidatura di Trump abbia mostrato il problema chiave del partito repubblicano statunitense, che ogni volta si ostina a proporre nomi improbabili per assumere la presidenza del paese (anche il peggior candidato democratico sembra un gigante di fianco ad un Marco Rubio qualsiasi).

 

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