India: La Banca Centrale È Pronta A Cambiare Rotta?

RBI Governor Rajan delivers a lecture at Tata Institute of Fundamental Research in Mumbai

Con l’ormai imminente nomina di un nuovo governatore, la Banca Centrale Indiana dovrà decidere se seguire il percorso degli ultimi anni o cambiare strategia

Il prossimo 4 settembre scadrà il mandato dell’attuale governatore della Banca Centrale Indiana, Raghuram Rajan.

Rajan, che nell’ambiente verrebbe definito un “falco”, ha portato avanti una lunga battaglia all’inflazione negli ultimi anni, con risultati discreti.

Molti analisti (termine che odiamo, ma non abbiamo alternative) sostengono tuttavia che Rajan abbia fatto degli errori durante il proprio mandato. Uno su tutti quello di aver mantenuto i tassi di interesse ad un livello troppo elevato.

C’è da dire che Rajan ha portato ordine e rigore alla Banca Centrale Indiana (magari non alla tedesca, ma i miglioramenti si sono visti). Prima del 2013 – anno in cui Rajan si è insediato nel ruolo attuale – in India non esisteva nemmeno un target di lungo periodo per il tasso di inflazione. È stato Rajan, inoltre, a convincere il premier Modi ad istituire un comitato di gestione della politica monetaria (il “FOMC indiano”, potremmo dire).

Questo comitato, guidato dallo stesso Rajan, ha abbassato i tassi a più riprese negli ultimi anni, ma per qualcuno non è abbastanza:

india inflazione tassi di interesse

Rajan lascerà il proprio incarico dopo una serie infinita di attacchi (spesso anche personali) da parte degli uomini di Modi.

Vedendo come l’economia indiana sta crescendo e come l’inflazione sta calando, francamente, riteniamo che Rajan sia stato un ottimo banchiere centrale, oltre che un bravo economista.

Il problema principale dell’economia indiana in questo momento è quello dei bad loans di alcune banche del paese, ma c’è chi sostiene che si tratti di un problema ciclico di cui il sistema socio-economico indiano, per come è costruito, faticherà a liberarsi. Non basta la volontà di un banchiere centrale a cambiare completamente un paese, evidentemente.

Ci piacerebbe conoscere poi gli interessi economico-politici di tutti i personaggi che hanno attaccato Rajan negli ultimi anni, se si riuscisse a fare un’indagine trasparente sulla questione potremmo trovare qualcosa di interessante.

Per concludere, ci sentiamo di dare un 7,5/10 a Rajan per questo suo mandato da banchiere centrale. Ci auguriamo per l’India che il suo successore sappia comprendere che il percorso avviato da Rajan sarà probabilmente quello più logico per una crescita di lungo periodo sostenibile.

 

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