Dal 2009 ad oggi, Wall Street ha visto una netta divergenza tra due strategie fondamentali di investimento
Diciamola come hanno già scritto altri analisti prima di noi: benvenuti nel mondo dell’investimento “socialista”. Benvenuti in un mondo nel quale l’investitore punta sempre di più a replicare i guadagni del mercato, nulla più e nulla meno:
Vi proponiamo lo stesso grafico, ma con variazioni annue:
Per darvi un’idea, se prendiamo in considerazione tutti i dollari che i grandi e piccoli investitori hanno messo nei fondi di investimento americani nel 2015, troveremmo che oltre il 70% di questi soldi è messo in investment funds “passivi”.
Vi ricordiamo che un fondo di investimento passivo è un fondo che ha come obiettivo quello di avere lo stesso identico rendimento del principale indice di borsa a cui si riferiscono. Questo risultato non è affatto difficile ottenere: conoscendo il paniere di titoli esatto che compone un indice (ad esempio, l’S&P 500), basta prendere una quantità di denaro e differenziare il proprio investimento a seconda del modo in cui l’indice di borsa è ponderato.
Insomma, il messaggio degli investitori è chiaro: il 2008 ci ha (quasi) rovinati, non vogliamo prendere rischi maggiori rischiando di perdere tutto. E, in effetti, Wall Street oggi si trov a livelli ben più alti di quelli raggiunti prima dell’inizio del crollo del 2007-2008.
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