Inutile dirlo, negli ultimi anni l’esistenza dell’Unione Europea sta seriamente vacillando, vuoi per pesanti differenze tra i diversi Paesi, vuoi per l’incapacità politico-economica dei suoi dirigenti

La Polonia rimanda l’ingresso nell’euro, in Islanda stravincono le elezioni i partiti anti-euro, il partito di Nigel Farage (contro l’UE) in Inghilterra cresce a vista d’occhio, in Italia il Movimento 5 Stelle ha preso tantissimi voti alle ultime elezioni politiche, in Germania si moltiplicano i partiti anti-euro, il fondatore dell’euro (tedesco) ora grida contro l’Unione Europea e la Merkel: l’euro rischia di essere il più grande fallimento di questo secolo, iniziato da soli 13 anni.

Guardate questo grafico:

La reputazione che l’Unione Europea ha, agli occhi delle Nazioni da cui è composta, è crollata in modo spaventoso solo negli ultimi 12 mesi.

L’Unione Europea rappresenterebbe – se funzionasse – una gran bella cosa, pensata per evitare il ripetersi di conflitti mondiali, è fondamentale spingere Bruxelles verso il cambiamento, ne va delle nostre democrazie, che cominciano a vacillare seriamente. E questa è una cosa che non fa dormire molti di noi, diciamolo.