Alla fine quindi, l’IVA aumenterà a partire dall’1 Luglio, passando dal 21% al 22%, lo conferma il Ministro Zanonato senza troppi giri di parole

Ieri sera, mentre molti di noi avevano probabilmente molto di meglio da fare piuttosto che seguire Porta a Porta, il Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato ha limpidamente dichiarato:

“Fra 16 giorni senza che il governo faccia nulla, visto che è stato un provvedimento già deciso dal precedente esecutivo, noi avremo l’Iva aumentata di un punto dal 21 al 22%. Lo ho già detto nella mia assemblea più difficile, quella della Confcommercio e lo dico ora. In questo momento: soldi per evitare l’aumento dell’Iva nel bilancio dello Stato non ce ne sono“.

La Storia d’Italia è piena di frasi del tipo: “è colpa del precedente Governo”, e questa non è che l’ennesima dimostrazione. Allora torniamo alla nostra ossessione di beceri economisti: il Ministro Saccomanni, nell’ottimistica dichiarazione di ieri, aveva calcolato gli effetti dell’aumento dell’IVA sul PIL ?

L’IVA ha infatti tre effetti principali sull’economia:

1) Comprime i consumi (effetto riduttivo per il PIL reale)

2) Aumenta l’evasione fiscale (effetto riduttivo per il PIL reale)

3) Aumenta l’inflazione (effetto espansivo per il PIL nominale, teoricamente nullo per il PIL reale)

Ora, di grazia, da dove viene la previsione di inizio della ripresa imminente del Ministro Saccomanni ? Ai posteri l’ardua sentenza.