Non si è ancora capito cosa succederà all’IMU sulla prima casa quest’anno, ma tanto vale portarsi avanti e prepararsi al peggio, vediamo come si paga l’IMU
Guest Post da “Economia Lavoro”
Pagare l’IMU è diventato l’incubo di quest’ultimo anno per milioni di italiani, questa tassa rappresenta l’imposta municipale unica o imposta municipale propria, la quale si applica sulle proprietà patrimoniali immobiliari.
Tale imposta serve ad accorpare in un unicuum l’imposta sul reddito delle persone fisiche o IRPEF e l’imposta comunale sugli immobili che è l’ICI. Per il 2013 coloro che pagheranno obbligatoriamente l’IMU sono i possessori di una prima casa di lusso, di uffici, box, seconda casa, aziende e capannoni.
Per poter pagare l’IMU è fondamentale utilizzare il modello F24 che può essere dato dalla propria banca attraverso il servizio di home banking, altrimenti grazie al servizio online dell’Agenzia delle Entrate che è il servizio “F24 web”.
Per i suddetti immobili sarà necessario e indispensabile calcolare l’importo della rata IMU per il 2013 compilando il bollettino di conto corrente postale o compilare il modello F24 ed effettuare il pagamento.
Attualmente è anche possibile pagare l’IMU online, bisogna collegarsi all’internet banking della vostra banca e attraverso alcuni semplici click entrerete nell’area bonifici e pagamenti dove otterrete il modello F 24. In ogni caso sui siti web dedicati, troverete informazioni molto specifiche e relative ai diversi codici tributo e delle aliquote che sono differenti a seconda della categoria dell’immobile. Ad esempio il codice di tributo per la prima casa di lusso è 3912, per gli immobili ad uso produttivo è 3915, per le aree fabbricabili è 3916, per gli immobili non appartenenti alla categoria D il codice è 3918. In caso di eventuale incremento deliberato dal Comune il codice di tributo è 3030.
Per la compilazione del modello F24, dovrete conoscere i vari codici di tributo che vi serviranno, inoltre per poter calcolare l’IMU dovrete solo scegliere la categoria catastale o il gruppo al quale appartiene l’immobile di vostra proprietà e dovrete anche includere un’eventuale rendita catastale non rivalutata. Il conteggio dell’importo della prima rata si realizza in base all’imponibile degli immobili registrati al catasto, mentre l’imponibile si determina moltiplicando la rendita catastale ridando valore del 5% per i coefficienti relativi alle varie categorie dello stabile.
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