Con il nostro corso siamo ora arrivati all’ultima componente del PIL: vediamo come è composta e come varia la bilancia commerciale di un Paese
Prima di avviarci in questa lezione conclusiva sulla composizione del PIL, è bene ripassare le lezioni passate sulle altre componenti del Prodotto Interno Lordo di un Paese: i consumi, gli investimenti delle imprese e la spesa pubblica.
Come probabilmente molti di voi sapranno, la bilancia commerciale è data dalla differenza tra esportazioni ed importazioni, tanto che, spesso, ci si riferisce alla bilancia commerciale con il termine “esportazioni nette” (indicate con la sigla inglese NX, ovvero “Net Export”).
Siccome noi siamo normalmente interessati ad analizzare l’andamento del PIL reale nel tempo e non di quello nominale, è bene capire che possiamo interpretare la bilancia commerciale in due modi:
– bilancia commerciale “nominale”: è data dalla mera differenza contabile tra esportazioni ed importazioni, i valori in valuta estera sono convertiti al tasso di cambio nominale
– bilancia commerciale “reale”: prende in considerazione non il tasso di cambio nominale, ma quello reale
Abbiamo tantissimi dati relativi alla bilancia commerciale nominale, purtroppo è difficile trovare dati certi relativi alla bilancia commerciale reale. La ragione di questo difetto nella scienza economica è la difficoltà della determinazione del tasso di cambio reale (su quali beni dovremmo basarci per determinare questo tasso ? L’Economist propone ogni anno il suo famoso “Big Mac Index”, basato sul prezzo del popolare panino di McDonald’s in tutto il Mondo).
Come varia la bilancia commerciale ?
La bilancia commerciale segue sempre le variazioni di esportazioni ed importazioni, è importante quindi capire come le due voci possano variare.
Come variano le esportazioni ?
Le esportazioni dipendono da:
– ricchezza all’estero (relazione positiva): più uno Stato straniero è ricco e più aumenterà la sua propensione ad importare prodotti e servizi, quindi le nostre esportazioni cresceranno
– tasso di cambio reale (relazione negativa): se la nostra moneta diventa più forte, i nostri prezzi saranno meno convenienti per chi sta all’estero, e viceversa
Come variano le importazioni ?
Le importazioni dipendono da:
– ricchezza nazionale (relazione positiva): all’aumentare del reddito nazionale aumenterà la nostra propensione ad importare beni e servizi
– tasso di cambio reale (relazione positiva): se la nostra moneta diventa più forte, i prezzi all’estero saranno per noi più convenienti, quindi importeremo di più. Vale l’opposto per la riduzione del valore della nostra moneta.
Nella prossima lezione complicheremo leggermente il discorso considerando una variabile che per oggi abbiamo trascurato: il tempo.
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