Capire l’economia – Lezione 24: Composizione del Mercato del Lavoro

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Il Mercato del Lavoro ha una sua composizione che non è affatto complessa, ma molti dimostrano di non esserne a conoscenza

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Quanti, tra coloro che ci leggono, sarebbero sinceramente in grado di distinguere, tra l’intera popolazione Italiana, i cittadini appartenenti alla popolazione attiva da quelli inattivi ? E quali sarebbero semplicemente fuori dalla forza lavoro ?

La distinzione è semplice, ma spesso si sentono persone (in particolar modo i giornalisti alla tv) che sembrano non avere idea di che cosa parlano quando diffondono notizie su occupazione e disoccupazione.

È bene quindi tenere presente la struttura del mercato del lavoro:

Prendiamo quindi un qualunque Paese, come dividiamo la popolazione totale in ottica di mercato del lavoro ?
La prima distinzione che dobbiamo fare è quella tra popolazione attiva e popolazione inattiva. Nella prima categoria abbiamo tutti i cittadini che, potenzialmente, sono in grado di svolgere un’attività lavorativa (escludiamo quindi i bambini, i pensionati, gli invalidi permanenti, ecc. che fanno parte invece della popolazione inattiva).

Una persona potrebbe essere perfettamente in grado di svolgere un’attività lavorativa, ma potrebbe decidere, per scelta personale, di non lavorare e di non cercare nessuna occupazione (caso raro ma esistente). In questo caso la nostra persona sarà fuori dalla forza lavoro, mentre chiunque abbia un lavoro o, comunque, ne stia cercando uno, costituisce la nostra forza lavoro.

A questo punto possiamo lanciarci nella distinzione più nota e banale nel mercato del lavoro: la forza lavoro si divide tra occupati e disoccupati.

Da questo punto di vista si capisce una cosa fondamentale: un cittadino è disoccupato solo se è in cerca di un posto di lavoro senza successo, altrimenti viene considerato semplicemente fuori dalla forza lavoro.

 

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