Da Milano Finanza ci fanno notare che il deficit per ora è oltre la soglia del 3% che la Troika ci ha accordato, ecco perchè rimandare l’aumento dell’IVA è a dir poco irrealistico
L’Italia potrebbe non centrare gli obiettivi. Nella Nota di aggiornamento al Def, che andrà venerdì al Consiglio dei Ministri, il rapporto deficit/pil tendenziale per il 2013 sarà stimato al 3%-3,1%, oltre il target del 2,9% che fissato dal patto di stabilità dell’Unione europea.
Lo sforamento, comunque marginale, verrà dunque inserito nella nota di aggiornamento al Def e sarà accompagnato dalla programmazione di una serie di misure di contenimento che però non dovrebbero comportare una vera e propria manovra di bilancio.
Non è dunque in cantiere una manovra bis e lo stesso ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, aveva riferito al termine dell’Ecofin della scorsa settimana a Vilnius che eventuali scostamenti rispetto all’obiettivo di deficit al 2,9% sarebbero stati minimi e comunque gestibili con interventi già programmati.
Proprio ieri, il Ministro aveva anche rassicurato il Commissario Ue, Olli Rehn, sul fatto che l’Italia riuscirà a rispettare l’obiettivo. I margini di manovra però restano stretti su altri tipi di interventi, come il congelamento dell’aumento dell’Iva dal primo ottobre e la cancellazione dell’Imu, due temi su cui il governo sta dibattendo molto e sui quali l’Europa fa pressione.
Articolo tratto da Milano Finanza
Lascia un commento per primo