Una cosa è certa: mai come oggi una crisi dei mercati emergenti avrebbe un impatto devastante sull’economia mondiale, c’è da incrociare le dita e sperare che il sistema regga, perchè le ragioni per essere preoccupati sono davvero tante
Immaginate di raggruppare tutti i mercati emergenti e, calcolatrice alla mano, verificare qual è il loro peso economico sul PIL mondiale.
Quanto pensate che sarebbe il peso delle economie emergenti ? Il 20% del PIL mondiale ? 30% ?
Purtroppo non è così, stiamo parlando di qualcosa pari ormai al 50% del PIL mondiale (dati del 2012):
La liquefazione delle valute dei mercati emergenti è un segnale che non possiamo ignorare:
C’è un indice di JP Morgan che, studiato dagli analisti di Citigroup, parla da sé:
Questo grafico – ve lo diciamo nel caso la sua lettura non fosse così semplice per alcuni dei lettori – dice una sola cosa: “la volatilità nei mercati emergenti è pesante e, purtroppo, potrebbe essere solo l’inizio”.
Ora chiudete gli occhi: immaginate un Mondo in cui il 50% del PIL mondiale va in recessione, con default dei Paesi più fragili (un esempio su tutti: l’Argentina) e perdita di controllo della situazione da parte delle banche centrali.
Se questo accadesse, ve lo diciamo subito, improvvisamente noteremmo l’unica cosa positiva che l’Euro può offrirci in una terribile crisi finanziaria come quella immaginata: l’Europa ha, per ora, una moneta forte (e questo potrebbe aiutarci, dopo averci condannati ad una crisi + disinflazione che, per ora, non sembra avere fine).
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