Per quanto anche la “grande ripresa” italiana sia una teoria di chi ci governa che non sta assolutamente in piedi, oggi vi mostriamo un caso ancora più eclatante del nostro: la Spagna
Ci risiamo, ancora una volta siamo “costretti”, di fronte alla violenza dei numeri (quelli che politici e tanti elettori sembrano ignorare totalmente in molti Paesi attualmente in crisi), a distruggere le tesi troppo ottimistiche di una classe dirigente incapace e non intenzionata a trovare soluzioni serie ad un’economia allo sfacelo.
Oggi parliamo in particolare della Spagna, quel Paese in cui i politici dicono che la crisi è finita se il tasso di disoccupazione passa dal 27,5% al 27%.
Vi diamo solo tre grafici per farvi un’idea della gloriosa ripresa di Madrid:
1) I “piccoli” problemi del mercato immobiliare spagnolo:
2) La domanda di mutui ipotecari:
3) Il rapporto tra prezzi e reddito (ottimo indice per misurare il potere di acquisto delle famiglie):
Chissà qual è la luce in fondo al tunnel che vede Rajoy. A vedere questi grafici, il dubbio che quella luce non sia l’uscita del tunnel ma un treno che arriva in direzione opposta è grande.
PS: ovviamente per l’Italia potremmo fare un discorso simile da quello fatto con la Spagna, ma, credeteci, Madrid è messa molto peggio di Roma.
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