I BRIC/BRIICS/BRIICKS sono in crisi da mesi, ci pare quindi che questa sia un’ottima occasione per ricordare a tutti che, nell’Africa Subsahariana, l’economia è in fermento
(ripubblicazione articolo del 26 marzo 2014)
Non è che si possa parlare seriamente di boom economico per l’Africa Subsahariana, ma il rallentamento dei mercati emergenti più “tradizionali” ci offre una buona possibilità per parlare della sempre più convincente realtà economica africana.
Intendiamoci, stiamo parlando di un’area del Mondo che sta attraversando da decenni (secoli ?) una marea di povertà e corruzione che, a dire il vero, ci impediscono di parlare di veri e propri “mercati emergenti”.
Per essere più brutali, forse dovremmo considerare l’Africa Subsahariana come un grosso “mercato emergente di Serie B”.
Ecco, negli ultimi mesi però è accaduto qualcosa di strano, come riporta lavoce.info:
Questo è il tasso di crescita annuo del PIL di varie macroregioni mondiali (i numeri vengono dal database della Banca Mondiale), da qui capiamo diverse cose:
- le economie avanzate stanno crescendo da decenni al di sotto della media mondiale
- i mercati emergenti “tradizionali” (BRIC/BRIICS o BRIICKS che dir si voglia) sono cresciuti ad una velocità sostanzialmente doppia alla media mondiale
- l’Africa Subsahariana non ha mai destato una grande attenzione, ma la sua crescita è stata piuttosto costante negli ultimi 15 anni, per poi superare i mercati emergenti tradizionali negli ultimi mesi
Del resto, il FMI prevede che, tra le 20 economie mondiali che cresceranno di più nei prossimi 4 anni, ben 10 saranno dell’Africa Subsahariana, una realtà economica che non possiamo davvero più permetterci di ignorare.
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