I miti fiscali dell’Eurozona, l’opinione di Paul Krugman

Paul Krugman

Traduciamo per voi un buon articolo del premio Nobel Paul Krugman che spiega come le cause della crisi per l’Euro Area non siano principalmente “fiscali”, ma “monetarie”

http://i.huffpost.com/gen/936792/thumbs/o-PAUL-KRUGMAN-DEFICIT-facebook.jpg

(ripubblicazione articolo del 13 maggio 2014)

Matthew Yglesias ha scritto un articolo piuttosto buono sulla storia dell’Euro fino ad ora; una combinazione di spudorati interventi finanziari ed impegni politici hanno stabilizzato la situazione finanziaria, ma l’economia reale ed i disoccupati hanno sofferto in maniera terribile.

Ma perfino Yglesias è stato in qualche modo ingannato dall’intensa propaganda che ritrae le cause della crisi come principalmente fiscali. In altre parole, afferma che l’introduzione dell’Euro, e i suoi conseguenti bassi costi di indebitamento, hanno condotto ad una serie di bilanci irresponsabili in Italia.

Chiedo scusa, ma non è così (e quando si tratta di parlare di una questione fiscale, si dovrebbe sempre, sempre controllare i numeri di persona, e non affidarsi a quello che altri studi sembrano comunicare). L’elevato debito dell’Italia è un lascito di politiche passate:

La posizione debitoria del Paese è in realtà migliorata negli anni dell’euro-boom, per poi peggiorare nuovamente negli ultimi tempi a causa della crisi economica.
A dire il vero, ecco la lista dei Paesi per i quali la giustificazione dell’irresponsabilità fiscale per la crisi dell’Euro è sensata:
- Grecia
La verità è che Spagna e Irlanda sono stati modelli di responsabilità fiscale dal 2000 al 2007, o almeno così sembrava, e in Italia le cose non andavano poi tanto male. Se credete che non sia così, se pensate di aver sentito che l’irresponsabilità fiscale sia stata una pratica più diffusa di quanto detto qui, prendetevela con la disinformazione.

 

Articolo originale scritto da Paul Krugman per il New York Times

 

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