Sorpresa: non si tratta di Wall Street. Da Marzo 2009 c’è solo un indice azionario che ha battuto il mitico S&P 500, e si trova dall’altra parte del Mondo rispetto a noi
Che ai mercati finanziari piaccia il nuovo premier indiano Narendra Modi è una cosa che si era capita fin da subito, adesso però siamo arrivati veramente all’amore.
L’indice indiano BSE Sensex ha raggiunto negli ultimi giorni (ricordiamo: le elezioni in India sono durate 35 giorni ma la notizia della probabile elezione di Modi è nell’aria da almeno 10 giorni) un livello di massimo storico assoluto:
La ragione di tutto questo entusiasmo è presto detta: i mercati credono che Narendra Modi porterà l’India fuori da quella specie di “stagflazione” in cui è andata a cacciarsi (stagnazione economica + inflazione).
Certo, parlare di stagnazione economica per l’India è difficile (stiamo parlando comunque di un’economia il cui PIL cresce al 4,7% annuo), ma il rallentamento degli ultimi tempi è veramente evidente:
L’atteggiamento (almeno apparente) pro-business di Modi sta facendo letteralmente impazzire i mercati. Rispetto al 9 Marzo 2009, infatti, il Sensex ha battuto addirittura l’S&P 500, con un +195,6% contro il +180,5% dell’S&P 500. La spinta fondamentale per il sorpasso è arrivata proprio in questi giorni a seguito della “Modi-mania”:
Noi abbiamo solo una domanda: cosa succederebbe se Modi dovesse rivelarsi essere una grossa delusione rispetto alle aspettative ? Questo, tra l’altro, è uno scenario molto probabile visto il ruolo di Superman che la finanza sta appioppando al neo-eletto premier indiano. Quello che temiamo è una possibile “mini-bolla” speculativa (già vediamo i titoli sulla stampa internazionale: The Modi bubble) che scoppierebbe al primo passo falso del governo indiano, non ci vorrebbe per un Paese in piena stagflazione.
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