Dopo avervi mostrato il caso del confronto tra bond spagnoli e americani, da oggi possiamo ufficialmente dire che i mercati finanziari vedono l’Europa come a minor rischio rispetto agli USA
(ripubblicazione articolo del 12 giugno 2014)
Diciamo subito che il caso spagnolo rimane il più emblematico, ma adesso possiamo mostrarvi lo stesso grafico per quanto riguarda l’intera Unione Europea a confronto con gli Stati Uniti:
Era dalla prima parte del 2010 che non si vedeva una roba del genere.
Ma la cosa più interessante, forse, è che qui siamo di fronte a due banche centrali che, a parole, si stanno comportando in maniera diametralmente opposta:
- la BCE promette di stampare, ma per ora non sta facendo nulla (il tLTRO non è ancora cominciato)
- la FED promette di smettere di stampare, ma per ora non lo ha ancora fatto (il QE finirà in Autunno)
La sensazione qui è che stiamo per assistere ad una forte divergenza. Ci aspettiamo una forte correzione di Wall Street in qualunque momento DOPO la fine del Quantitative Easing, con un possibile comportamento “schizofrenico” del mercato USA.
La schizofrenia qui è facile da spiegare: in caso di pesante correzione a Wall Street si passerebbe da uno scenario “risk on” ad uno “risk off”. In questo caso, normalmente, i trader si butterebbero sugli asset meno rischiosi (notoriamente i bond), ma non è detto che questo porti i tassi a scendere.
Come mai ? Perchè il ritiro del principale acquirente del debito pubblico di nuova emissione degli USA (la FED) potrebbe essere sufficiente a far salire i tassi di rendimento di tutti i bond americani, portando alla curiosa situazione in cui la borsa scenderebbe e i rendimenti dei titoli di Stato salirebbero (normalmente la correlazione esistente tra le due variabili è ben diversa, ma, come vi abbiamo spiegato qui, la “normalità” ha abbandonato i mercati finanziari americani da tempo ormai).
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