L’analista Sean Corrigan di Diapason Commodities ci dà un grafico orrendo su quello che potremmo aspettarci da Wall Street nei prossimi anni, non possiamo far altro che sperare che si sbagli (e di grosso)
(ripubblicazione articolo del 4 luglio 2014)
Wall Street sembra avere, secondo Corrigan, un andamento ciclico di 7 anni.
Ecco il grafico diffuso pochi giorni fa dalla Diapason Commodities:
Guardate la linea nera (che indica il mercato azionario), guardatela bene.
Qui si parla di una doppia correzione:
1) la prima correzione viene prevista verso la fine dell’anno (guarda caso, quando finirà il QE e le dichiarazioni della Yellen su un rialzo dei tassi “non così lontano” si intensificheranno), e qui si ipotizza almeno un -30%
2) dopodiché Wall Street dovrebbe riprendersi per poi crollare di circa il 50% (!!!) entro la fine del 2015 (la molla che innescherebbe questo meccanismo sarebbe l’effettivo rialzo dei tassi, inizialmente solo discusso in pubblico dalla Yellen nella prima correzione prevista)
Una teoria senza dubbio interessante (ovviamente la conclusione di Corrigan è “comprate le commodities”, ma uno che lavora a Diapason Commodities non potrebbe certo dire altrimenti e, comunque, questo non rende vano il ragionamento del ciclo dei 7 anni), ma, soprattutto, inqueitante (-50% a Wall Street è più che sufficiente per portare gli USA in recessione, e quindi buona parte dei Paesi che contano nell’economia mondiale odierna).
La motivazione originale dell’istutuzione della Federal Reserve Bank era di mantenere il valore del dollaro intatto, per prevenire le recessioni. Ora è di forzare l’inflazione fino al 2%, per mantenere bassa la disoccupazione e per mantenere alti i prezzi delle azioni con il QE e la politica del tasso di interesse Zero (ZIRP). Così essa ha deviato dalla strada tracciata in 20-30 anni.
Come hanno reagito i mercati azionari? Il rally di questa settimana ha confermato l’interpretazione delle onde di Elliott. Il grafico orario del Dow mostra l’azione dal pedice di onda 3 il 24 agosto. Lo spike di ieri al livello 16.940 è la prova che l’onda C di 4 è compiuta, e l’onda 5 ribassista potrebbe iniziare.
Inoltre, il picco di ieri si è verificato con una divergenza di momentum negativa, che si aggiunge all’evidenza.
La scorsa settimana, il mercato bucò al rialzo una forte linea di resistenza, che è ora il supporto. Così, per verificare l’analisi di cui sopra, c’è bisogno di vedere un movimento al di sotto di questa linea. Che dovrebbe verificarsi abbastanza presto se siamo veramente all’inizio dell’onda 5.