In un referendum giudicato illegale da Madrid, la Catalogna ha votato per l’indipendenza con uno stravolgente voto favorevole pari all’81%
Ovviamente il governo spagnolo ha già messo le mani avanti, definendo il referendum illegale, truccato e, giusto per non farsi mancare niente, antidemocratico.
Il governo di Madrid starebbe addirittura pensando a prendere provvedimenti per punire i promotori del referendum al centro della polemica.
La “questione catalana” è un caso che, sebbene sia balzato a onor di cronaca solo con l’arrivo della crisi in Spagna, viene da secoli di divisioni storiche (da cui derivano persino divisioni linguistiche).
Vista la natura anomala del referendum, è difficile trovare dati ufficiali sul voto. Mentre si parla abbastanza insistentemente di un 81% di voti favorevoli all’indipendenza della regione spagnola, il dato sull’affluenza alle urne è circondato dal mistero (gli organizzatori parlano di “partecipazione altissima”, il governo parla di un misero 30% di affluenza).
Ora, mettiamo da parte per un attimo gli enormi discorsi culturali che stanno alla base del referendum. Prendiamo i dati economici, perchè i catalani dovrebbero volere una secessione dallo Stato Spagnolo ?
Questo grafico ci sembra abbastanza convincente:
Sarà sicuramente riduttivo parlare soltanto di PIL pro capite riguardo alla questione catalana, ma il fatto che la situazione si sia aggravata durante gli ultimi anni di crisi non può essere un caso.
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