Dopo i deludenti dati (provvisori) sul quarto trimestre 2013, vediamo che cosa si può dire sul futuro del nostro Paese senza cadere nelle trappole dell’ottimismo di Saccomanni
Innanzitutto un fatto: per ora il PIL del quarto trimestre è in contrazione dello 0,1%, noi avevamo previsto, quest’estate, una crescita tra lo 0% e lo 0,2%, di recente, però, avevamo abbassato la nostra forbice tra il -0,1% e + 0,1% (come vedete qui) in seguito ad un dato deludente sull’indice PMI.
Quel giorno avevamo detto:
Ora, in seguito a questi dati deludenti, siamo costretti a rivedere al ribasso le nostre previsioni: il PIL del quarto trimestre chiuderà con una variazione compresa tra -0,1% e +0,1%.
Purtroppo per ora siamo nella parte più bassa della nostra forbice (già molto poco entusiasmante), ma non escludiamo la possibile scomparsa del segno meno a Dicembre). Vediamo il confronto tra PIL e PMI manifatturiero, sempre molto utile:
Ce la faranno i nostri eroi ad arrivare a quello 0% a cui puntiamo da 9 trimestri ? (sigh, anni fa eravamo tristi di fronte ad una crescita nulla, ora siamo è considerato un traguardo).
Intanto aggiorniamo il nostro grafico di previsione: nel modello avevamo precedentemente ipotizzato una crescita nulla per il quarto trimestre. Il fatto che, per ora, il PIL di questo trimestre sia negativo allontana il ritorno al 2008 di un paio di mesi…nel 2025 ovviamente:
Confcommercio intanto comincia a parlare del fatto che il 2014 non ci sarà affatto una ripresa, quindi anche la linea rossa sarebbe troppo ottimista. Vedremo, per ora siamo al nono trimestre di fila di recessione, ma, così come non si può crescere per sempre, non possiamo nemmeno decrescere all’infinito, per tale ragione ci aspettiamo una crescita lentissima e con poca occupazione, se va bene.
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