Temevamo che Francoforte avrebbe riscontrato delle difficoltà nel trovare titoli di Stato acquistabili a maggio per incrementare, come promesso, il proprio QE, ma per ora l’allarme è rientrato
(ripubblicazione articolo del 4 giugno 2015)
In un post precedente, facevamo notare come, all’annuncio di Coeuré dell’intenzione della BCE di incrementare il Quantitative Easing a maggio-giugno fosse in realtà corrisposto un calo degli acquisti di asset pubblici da parte della banca centrale.
Nel post si implicava la possibilità che la BCE non stesse registrando un’offerta adeguata alla propria domanda di titoli di Stato sul mercato secondario, un’ipotesi che, se verificata, avrebbe completamente disinnescato l’intero meccanismo del QE.
Volete una buona notizia ? Nell’ultima settimana di maggio la BCE è riuscita a dare una spinta ai proprio acquisti:
(Zerohedge)
Come vedete, le colonne verdi (corrispondenti agli acquisti di maggio) sono risultate essere decisamente più alte di quelle dei mesi precedenti (marzo e aprile).
Vi ricordiamo che anche a giugno gli acquisti di asset da parte della BCE dovrebbero essere superiori alla media, mentre assisteremo ad un calo “stagionale” a luglio e agosto.
Chissà quanto ha pesato il rialzo dei bond delle ultime settimane, che quindi sono rientrati nella fascia di acquisto per la BCE..o forse dovrei dire bund?
La banca centrale rimane comunque l’unico istituto che può permettersi di comprare titoli di Stato ad un prezzo simile con la consapevolezza vhe questi sono destinati a deprezzarsi anche in seguito alla revisione verso l’alto delle attese di inflazione. C’è da augurarsi che i mercati trovino un nuovo equilibrio prima che la Fed rialzi i tassi, non possiamo permetterci di entrare in questa nuova fase economica mondiale con una volatilità già elevata