Anche l’economia Russa comincia a rallentare

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La grande Russia di Vladimir Putin comincia – naturalmente – a rallentare il proprio passo di crescita: ecco perchè Mosca non è un modello da seguire dal punto di vista economico

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Partiamo dal fatto del giorno: il tasso di crescita annuo del PIL Russo è sceso sotto la media mondiale, distruggendo di fatto l’immagine che molti di noi si erano fatti della “R” dei “BRIICKS” (Brasile, Russia, India, Indonesia, Cina, Corea del Sud e Sudafrica).

 

Il Ministro dell’Economia Russo vede il suo Paese assestarsi intorno ad un tasso di crescita annuo del 2,5% fino al 2030.
Ma come l’Agence France Presse (l’Ansa Francese) ha riportato recentemente, la Russia ha davanti a sé decenni di rallentamento del tasso di crescita.

Mentre da una parte ci sembra anche normale che Mosca riduca il suo tasso annuo di crescita (succede a tutti prima o poi, un giorno anche la Cina arriverà a questi livelli), non possiamo non prendercela con le politiche economiche di Vladimir Putin.

Qualcuno dice che Putin sia stato il Presidente del boom economico per la Russia, ma l’economia Russa versa in condizioni ben peggiori di quanto potremmo credere, come vi avevamo spiegato tempo fa in questo articolo.

Oltre al problema della povertà e della forte disuguaglianza nei redditi (che è sempre una trappola per la produttività, l’hanno scoperto anche i ricchi cattivoni di Wall Street), Vladimir Putin non è stato capace di diversificare la capacità produttiva Russa.

Cosa intendiamo con questo ? Una sola parola: petrolio.
Basare la propria economia soprattutto su un settore senza badare troppo alla crescita degli altri è un rischio enorme. Che cosa può succedere nel caso in cui quel settore strategico per il Paese si trovasse in una situazione di stagnazione, o peggio di recessione ?

Fortunatamente per Putin e per la Russia, per ora il settore petrolifero (escludendo lo shale oil, che per ora è in mano solo agli Americani) ha solo una domanda stagnante, che comunque riuscirà a reggere, più o meno, la crescita del PIL Russo nei prossimi anni (anche se la crescita sarà in costante calo).
È arrivato il momento per la Russia di volgere il suo sguardo ad altri settori per sostenere il PIL, magari qualcosa meno “di nicchia” rispetto al petrolio, serve un piano industriale che porti l’occupazione a crescere. Chissà, magari anche la disuguaglianza nei redditi si ridurrà facendo così, e allora la Russia sarà davvero grande.

 

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