Siamo chiaramente entrati in una fase ribassista per la domanda di titoli di Stato Italiani, salgono infatti i rendimenti dei Btp a 3 anni e a 15 anni
Niente di allarmante, ma è chiaro che il rendimento dei nostri titoli sul mercato viene considerato un po’ troppo basso per essere conveniente, è quindi normale che i principali investitori preferiscano aspettare prima di comprare Btp (vi ricordo la grossa raccomandazione BUY di Goldman Sachs che vale per i nostri Btp nel 2013).
Per quanto riguarda i Btp a 3 anni siamo tornati sopra la soglia psicologica del 2%, passando dall’1,92% precedente all’odierno 2,38%. Stiamo sereni, fino a che ci teniamo sotto al 3% possiamo dormire tranquillamente. Il “bid-to-cover” è stato pari a 1,34.
I Btp a 15 anni hanno invece visto un leggero aumento del rendimento dal precedente 4,50% ad un 4,67%, con un ottimo “bid-to-cover” di 1,73.
“Casualmente”, oggi è arrivato l’ennesimo richiamo della Bce per l’Italia volto a ricordare che, per il 2013, non sarà possibile avere un deficit maggiore al 3%. Suona molto più come una raccomandazione fatta per i mercati, per ricordare che, secondo gli strani parametri di Bruxelles, l’Italia è sulla buona strada.
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