Buona parte delle borse dei cosiddetti “mercati emergenti” è attualmente in fase ribassista, per quanto tempo il “moderno occidente” può sopportare il peso di questa crisi ?
Bloomberg ha pubblicato alcune ore fa un grafico che c’entra in pieno il problema della debolezza dei mercati finanziari nelle cosiddette “economie emergenti”.
Vi basti sapere che, al momento, 15 delle borse dei 30 principali mercati emergenti sta quotando ad almeno un -20% dall’ultimo picco registrato:
Di questi, conosciamo molte storie.
Sappiamo, ad esempio, che il Brasile sta registrando livelli della fiducia dei consumatori inferiori a quelli del 2008, che la banca centrale non sembra avere tanta voglia di passare da una politica monetaria restrittiva ad una espansiva (l’inflazione è giudicata troppo elevata).
Sappiamo che la Russia è stata fortemente colpita dal crollo del prezzo del petrolio. Giochino, quello del petrolio, che sta finendo per danneggiare anche i principali responsabili dell’attuale situazione di mercato: l’Arabia Saudita.
In Cina, poi, ciò che sta accadendo ha dell’incredibile. O, forse, la vera cosa incredibile è stata la crescita esponenziale dell’indice azionario di Shanghai vista nei mesi precedenti al recente crollo. La banca centrale ha sfoderato l’arma del taglio dei tassi, ma francamente non ci stupiremmo nel vedere nuovi tagli in futuro in risposta ad un menefreghismo dei mercati.
Ogni paese, dunque, sembra avere rispettivi problemi da affrontare, e questo sta innervosendo parecchio i trader.
Ma qui manca qualcosa, ci rendiamo conto del fatto che il contagio asiatico, seppur di proporzioni notevoli, possa essere soltanto una piccola parte del problema ?
I recenti problemi dei mercati emergenti (Cina e Russia a parte) sono iniziati tutti con quel famoso annuncio fatto da Ben Bernanke sul tapering della Federal Reserve. “Prima o poi non stamperemo più soldi” aveva detto lo zio Ben, e apriti cielo.
Ora che Bernanke è uscito dal gioco, rimane un’altra colomba alla guida della banca centrale più importante del mondo. Janet Yellen, sempre più vicina al rialzo dei tassi, ha di fronte a sé un gigantesco pulsante rosso sul quale è scritto “Market Crash”.
La colomba deciderà di trasformarsi in falco smettendo di allattare i pargoli di Wall Street ?
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