Che cos’è lo spread ? Se ne sente parlare spesso ma in molti sembrano non capire esattamente cosa sia, è un concetto semplice, cerchiamo di capirlo
Partiamo da una premessa: quando noi diciamo che qualcosa è “bello” o “piacevole”, tendiamo inconsciamente a fare un confronto tra quello che vediamo ed un certo modello di bellezza/piacevolezza che abbiamo bene in mente.
Con i titoli obbligazionari è lo stesso: per capire se un titolo ha un rendimento alto, il numero in sé (1%, 3%, 5%, 6%, ecc.) non basta. Dobbiamo confrontare ogni titolo con un unico titolo che prendiamo come “modello di riferimento”.
Il “modello di riferimento” viene chiamato benchmark e, oggi come oggi (in Europa) il nostro benchmark è il Bund Tedesco con scadenza a 10 anni.
In particolare, quando qui parliamo di spread esprimiamo esattamente la differenza tra il rendimento del BTP Italiano (a 10 anni) e quello del Bund Tedesco (a 10 anni).
Per fare un esempio numerico, se il BTP ha un tasso di rendimento del 4% e il Bund dello 0,5%, il nostro spread sarà di 3,5 punti percentuali.
Tuttavia, per essere più precisi, si dice che lo spread non è proprio una “differenza”, ma un differenziale. Infatti si considera la differenza tra i due rendimenti in “centesimi”. Ogni 100 centesimi si ha un punto percentuale di differenza.
Nel nostro esempio di prima, lo spread di 3,5 punti percentuali è uguale a 350 punti base (a volte abbreviati in pb).
Un’ultima cosa, come varia lo spread ?
Come potrete immaginare, se lo spread aumenta può significare che:
1) Il rendimento sui titoli italiani è cresciuto (e quello tedesco è rimasto invariato)
2) Il rendimento sui titoli tedeschi è diminuito (e quello italiano è rimasto invariato)
Ovviamente, può accadere che ci sia una combinazione dei due casi, ma quello che dovete tenere bene in testa è che un aumento dello spread non implica sempre un aumento del rendimento sui nostri titoli ! E questa è una cosa che in troppi non sanno, anche giornalisti di fama che sono chiamati a commentare i fatti economici ogni giorno.
Ovviamente, il discorso esattamente opposto vale per il caso in cui lo spread diminuisce.
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