Con gli ultimi dati negativi sul PIL tedesco, Renzi ed i suoi si sono sentiti improvvisamente più legittimati a governare, perchè “la crisi non è italiana, ma europea” rischia di essere la risposta a quelli che vengono chiamati “gufi”
(ripubblicazione articolo del 19 agosto 2014)
I “gufi” (che non sono i deputati e senatori dei 5 stelle, ma sono tutti quelli che scrivono che in Italia le cose non vanno mica tanto bene, quindi tutti tranne alcuni servi di Renzi e di Alfano) dovranno, d’ora in avanti, temere l’arma del “la crisi non è nostra, è europea” che sarà usata da tutti i politici sostenitori facenti parte della maggioranza di governo nei prossimi mesi.
È una banalità ovviamente, si vedeva già dal 2010 che la crisi dell’euro avrebbe coinvolto tutti, paesi virtuosi e meno, ma c’è un problema.
Conoscendo i nostri polli (chiamateli deputati, senatori, ministri, o come volete) c’è il rischio che ogni dato economico italiano negativo venga giustificato con “sì ma anche gli altri vanno male eh”.
Ci preme ricordare al governante di turno (per ora è Renzi, ma si sa, in Italia le cose cambiano velocemente pur di non cambiare), che l’Italia sta vivendo una crisi pesantissima rispetto alla media europea:
Sì ma “che noia il PIL” direbbe Renzi.
E allora beccati la produzione industriale:
Con la “grande ripresa” del 2014:
La crisi sarà pur europea, ma chi ha detto che dobbiamo sempre e comunque essere fra i peggiori della classe ?
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