Economista Romano, ha passato una vita nella Banca d’Italia, ed è ora chiamato ad assumere il difficile ruolo di Ministro dell’Economia
È inoltre membro del CdA della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), supplente del Governatore nel Consiglio Direttivo della BCE e nel CSSF ( Comitato per la Salvaguardia della Stabilità Finanziaria ), membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza, del Consiglio Direttivo dell’Istituto Italiano di Tecnologia del Consiglio Direttivo dell’Istituto Affari Internazionali della Società Italiana degli Economisti.
Ha iniziato la sua carriera in Banca d’Italia nel giugno 1967 (a 26 anni), quando fu stato assegnato all’ Ufficio Vigilanza della Sede di Milano.
Dal 1970 al 1975 ha lavorato presso il FMI in qualità di economista, più precisamente si è occupato del Dipartimento Rapporti Commerciali di Cambio e, successivamente, è stato assistente del Direttore Esecutivo per Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Dopo questa parentesi internazionale è tornato a lavorare alla Banca d’Italia nel Servizio Studi, ricoprendo il ruolo Capo dell’Ufficio Problemi Monetari e Finanziari Internazionali (successivamente Capo della Direzione Internazionale); nel 1984 è diventato Capo del Servizio Rapporti con l’Estero.
Ha partecipato a un gruppo di lavoro con il compito di redigere un rapporto sulla strategia di politica economica del Governo per soddisfare i criteri del Trattato di Maastricht (che poi, comunque, furono soddisfatti solo in parte, e il nostro Paese chiese e ottenne una deroga ad hoc).
E’ stato Presidente del Tavolo di lavoro per la ricostruzione economica del Patto di Stabilità per il Sudest Europa.
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