Mentre in Europa si esulta per tassi di crescita superiori all’1%, in Cina l’incubo dei mercati è che il PIL cresca “solo” del 6% quest’anno
Intendiamoci, la paura è reale ed è giusto che ci sia. Non è normale che un Paese passi da uno stabile +9% nella crescita annua del PIL ad un +6%.
Quello che fa più paura è tutto questo stia accadendo molto velocemente, diamo un’occhiata anche solo alle previsioni fatte in media dagli analisti sul PIL Cinese:
A peggiorare il tutto, ieri il Ministro delle Finanze Cinese, Lou Jiwei, ha detto senza mezzi termini che il PIL Cinese potrebbe crescere ad un tasso minore al 7%.
Tatticismo ? Sì forse, dire che il PIL crescerà ad un tasso così inferiore alle aspettative potrebbe essere una semplice tattica (piuttosto fallimentare) per far sì che i mercati siano sorpresi positivamente quando si conosceranno i dati effettivi a fine anno.
Realismo ? Anche, l’export e l’import Cinesi stanno diminuendo, ma il primo più velocemente del secondo, con effetti negativi quindi sulla bilancia commerciale.
Morgan-Stanley vuole mettere le mani avanti, cosa può succedere in Cina nel peggiore dei casi ?
Un tasso di crescita del 5,5% per il 2013 e del 4,5% nel 2014: un incubo.
La verità è che la Banca Centrale Cinese teme, per la prima volta da anni, un rialzo dell’inflazione (i prezzi dei fattori produttivi sono in rapido aumento), quindi per ora non sembra avere intenzioni di intervenire come fece in passato, il problema Cinese potrebbe abbattere i mercati nei prossimi mesi.
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