Che prima o poi l’incubo delle commodities finisca è una cosa che diamo praticamente per scontata, ma va detto che, attualmente, fatichiamo a vedere scenari positivi per i prezzi delle materie prime nel breve periodo
I prezzi delle commodities sono, in media, ai livelli del 1999:
(Bloomberg)
Tutto ruota intorno a tre beni:
1) metalli preziosi: quando i mercati hanno capito che il QE non avrebbe creato iperinflazione negli USA, l’oro ha cominciato il proprio percorso di discesa verso gli inferi, insieme agli altri metalli preziosi
2) minerale di ferro: qui siamo a livelli da incubo, il mercato è in crisi totale (e il Brasile ne sa qualcosa)
3) petrolio: il crollo del greggio in seguito all’inizio del periodo di eccesso di produzione del 2014 non ha fatto altro che accelerare la crisi delle commodities
Quel che è peggio, però, è che non abbiamo motivo di prevedere riprese decise dei prezzi delle materie prime nel breve periodo. Non vediamo iperinflazione alle porte, la crisi del minerale di ferro sembra non avere un fondo (o, comunque, noi non riusciamo nemmeno ad intravederlo) e l’OPEC prosegue sulla propria strategia anti-shale americano.
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