Confindustria ha dichiarato oggi la fine ufficiale della recessione per il nostro Paese, tra dubbi e precisazioni cerchiamo di capire se è davvero così
Che ci crediate o meno, l’Italia è tecnicamente fuori dalla recessione.
Vi spieghiamo molto semplicemente il perchè:
- innanzitutto è bene conoscere la definizione di “recessione”: si dice che un Paese è in recessione quando, per due trimestri di fila, il suo PIL si contrae
- entrati in questa fase, la recessione termina non appena si ha un trimestre in cui il PIL non si riduce (in pratica deve sparire il segno “meno” nei dati trimestrali sul PIL)
Ecco infatti l’andamento del PIL Italiano (su base trimestrale):
Abbiamo avuto 8 trimestri completi di recessione dalla fine del 2011 a oggi, ciò significa che per 24 mesi di fila il PIL Italiano si è contratto.
Anzi, in realtà i mesi sono 25 perchè anche Luglio 2013 ha avuto il segno “meno” (-0,1%, come abbiamo scritto qui).
Quindi sì, dato che i numeri combinati di Luglio e Agosto ci danno un bel 0% (+0% o -0% a seconda di come volete vedere il bicchiere) l’Italia è tecnicamente fuori dalla recessione.
Se ci seguite, però, avrete notato che non abbiamo scritto articoli del tipo “L’Italia è ufficialmente fuori dalla recessione”, cosa che abbiamo invece fatto per Francia e Spagna. Come mai ?
Semplice:
1) I dati sul terzo trimestre non sono completi (tra un mese avremo anche i numeri di Settembre, e lì allora forse parleremo)
2) Lo 0% non è un numero abbastanza convincente per parlare di fine della recessione
3) Siamo seri, abbiamo davanti un decennio di sacrifici per una possibile eventuale ed incerta ripresa
Domani analizzeremo meglio i dati forniti dall’Istat, aggiornando le nostre previsioni di crescita per l’Italia (sicuramente molto diverse da quelle troppo ottimistiche di Saccomanni).
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