Purtroppo lo Yuan ha superato quella “linea rossa” della quale vi abbiamo parlato poco tempo fa, ora scattano grosse perdite di capitale per le aziende cinesi su vari strumenti derivati

(ripubblicazione di un articolo del 20 marzo 2014)

Ieri vi abbiamo spiegato che, secondo gli analisti di Morgan Stanley, nel caso in cui lo Yuan avesse superato quota 6,20 $ nella sua attuale manovra di svalutazione (smentita ufficialmente dal governo cinese, ma ci crediamo poco), si sarebbero registrate enormi perdite di capitale per diverse aziende cinesi che hanno investito su derivati legati al tasso di cambio tra Yuan e Dollaro USA (potete rivedere il post in questione facendo click qui).

Ed ecco la sorpresina della giornata:

Ci siamo, la linea rossa è stata sorpassata e ora è tempo di suonare l’allarme per molte aziende cinesi (anche importanti) che hanno speculato sull’andamento del cambio negli ultimi mesi.

La domanda fondamentale a cui stiamo cercando di rispondere in queste ore è semplice: quanti soldi perderanno le aziende che hanno investito in questo tipo di derivati ?

Ieri vi abbiamo detto che c’è una vera e propria guerra dei numeri a riguardo tra analisti, oggi vi proponiamo l’analisi più plausibile (quella fatta sempre da Morgan Stanley):

A sinistra vedete le perdite mensili (in milioni di Dollari), a destra invece quella aggregata (visto che i derivati in questione sono in perdita da settimane ormai).

Se il tasso di cambio dovesse rimanere allo stato attuale, le perdite saranno importanti ma comunque piuttosto contenute (fino a quota 6,25 avremo perdite pari ad un massimo di 100 milioni di Dollari mensili), seguiremo comunque da vicino l’andamento del cambio e ve ne daremo conto, capite bene che se lo Yuan dovesse continuare a crollare a questa velocità presto le perdite sui derivati sarebbero insostenibili, creando una vera e propria crisi finanziaria in Cina (e probabilmente non solo lì).