Dalle reazioni dei mercati alle dichiarazioni della Fed allo scontro Krugman-Bernanke, dalle preoccupazioni della Banca Mondiale riguardo al “tapering” del QE alla rinuncia dell’Islanda ad entrare nell’UE
È arrivato il “cigno nero” della FED sui mercati finanziari, a vedere i dati delle Borse sembra di leggere un bollettino di guerra.
Paul Krugman sostiene che il tasso di occupazione negli USA sia ancora troppo basso per rallentare il QE, ecco il grafico che gli dà ragione.
Anche la Banca Mondiale è preoccupata dalle decisioni della FED, tanto che si dice pronta a sostenere con liquidità i paesi emergenti che avranno più danni dal “tapering” del QE USA.
Infine, una storia importante che è passata in secondo piano a causa delle vicende Americane: l’Islanda ha rinunciato ad entrare nell’UE, il Ministro degli Esteri Islandese Sveinsson ha dichiarato la decisione alla Commissione Europeat commentando: “Mi dispiace, ma la democrazia funziona così”.
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