Nonostante il “democraticissimo” referendum, l’ormai avviata annessione della Crimea alla Russia e la gioia dei mercati finanziari, l’esercito russo ha cominciato oggi a sparare contro degli oppositori di Putin, ma siamo sicuri che in Crimea siano tutti Russi ?
Il dubbio viene, ma pensare che nel centro di una città della Crimea, Simferopoli, ci siano dei cecchini russi che stanno sparando contro degli Ucraini (pare che si tratti di militari, e non di civili; le notizie però sono molto confuse per adesso), ci fa credere che il referendum per l’annessione della Crimea alla Russia non sia stato poi così plebiscitario come i dati ufficiali raccontano.
BREAKING #Ukrainian military unit in #Simferopol under attack. #Russian snipers on the scene, one injured! -D.Tymchuk |PR News #Crimea
— Euromaidan PR (@EuromaidanPR) 18 Marzo 2014
Tutto questo accade mentre Putin ha avviato la procedura per l’annessione della Crimea alla Russia, tra gli scroscianti applausi dei suoi sostenitori in giacca e cravatta:
Non serve aggiungere che, ovviamente, Kiev rifiuta categoricamente l’annessione della Crimea alla Russia, ed è per questo che sta invocando con forza un intervento dell’Occidente.
La situazione è ancora in pieno svolgimento, ma l’impressione è che gli spari contro dei cittadini ucraini possa rappresentare un motivo (o una scusante) per i Paesi più interventisti (ad esempio gli USA) per intervenire militarmente in Ucraina.
Ovviamente conviene sperare per il bene di tutti che questo non accada, né ora né mai.
Vi daremo nuovi aggiornamenti su Sokratis appena saranno disponibili più informazioni, continuate a seguirci.
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