Passare dallo shopping nel triangolo della moda di Milano allo shopping di grattacieli per qualcuno è facile
La notizia è quasi ufficiale: dal Qatar qualcuno ha messo gli occhi sul capoluogo Lombardo, in particolare sui suoi nuovi grattacieli in zona Porta Nuova. Il motivo ? Questi grattacieli rischiano di rimanere inutilizzati: le imprese committenti Americane dell’opera versano in tremende situazioni economiche.
L’impresa “simbolo” della cordata che ha fatto costruire i grattacieli, la Texana Hines, si rifiuta di commentare questa indiscrezione, stesso atteggiamento tenuto dal Qatar.
Chi ha spifferato l’affare allora ? Reuters.com parla di tre fonti, una delle quali “direttamente interessata nella questione”; tutte e tre avrebbero confermato l’esistenza di un’offerta fatta dal Qatar. I grattacieli sono costati, fino ad ora (essendo ancora in corso di realizzazione) 1,8 miliardi di €, l’offerta fatta dal Qatar non coprirebbe l’intero progetto, ma una parte cospicua di esso.
Il problema di queste nuove costruzioni è che i lavori sono cominciati nel 2007, sull’apice della bolla immobiliare Americana, quando gli immobili avevano un valore inimmaginabile rispetto a quello odierno. Insomma, chiunque abbia avviato un progetto così grande in quel periodo non ha fatto un grande affare (per usare un eufemismo), e ora l’idea di liberarsi del peso di un’opera del genere stuzzica gli Americani.
“Abbiamo investito soldi nel momento peggiore, Hines vuole ridurre la propria esposizione ai rischi del mercato” ha spiegato il portavoce di Hines.
La maggior parte degli appartamenti creati da Hines sono stati acquistati da Unicredit, tra questi c’è la cosiddetta “Torre Unicredit”, l’edificio più alto d’Italia.
Riusciranno gli Americani a “liberarsi” (perchè di questo si tratta, in fondo) dei grattacieli ? Questo è solo uno dei tanti esempi che ci spiegano bene come sia disastrato il mercato immobiliare (quello Italiano in primis)
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