Due delle principali banche europee, Deutsche Bank e Unicredit, hanno recentemente dichiarato l’intenzione di licenziare migliaia di dipendenti, brutto segnale per il mercato del credito europeo ?
Nel giro di poche ore l’agenzia di stampa Reuters ha sganciato due bombe sul mercato bancario europeo:
“Deutsche Bank punta a tagliare circa 23.000 posti di lavoro, vale a dire un quarto del proprio personale, attraverso una serie di licenziamenti concentrati soprattutto nelle attività più tecnologiche e scorporando la propria divisione interna PostBank, come riferito da alcune fonti attive nel settore finanziario.
Quest’azione porterà il numero di dipendenti della banca a circa 75.000 unità impiegate a tempo pieno, il tutto all’interno del piano di riorganizzazione messo in atto dal nuovo AD John Cryan, subentrato al suo predecessore lo scorso mese di luglio con la promessa di ridurre i costi della principale banca tedesca”.
Ma ce n’è anche per l’Italia:
“UniCredit, la principale banca italiana in termini di attivo di bilancio, intende tagliare circa 10.000 posti di lavoro (il 7% del totale) alla ricerca di abbattere i propri costi ed incrementare gli utili, come riferito a Reuters da una fonte informata dei fatti.
I tagli al personale saranno concentrati, secondo diverse fonti, in Italia, Germania ed Austria. Di questi 2.700 licenziamenti sono già stati annunciati in Italia”.
Ora, quello che sappiamo noi sul mercato del credito europeo è questo:
Il mercato è in ripresa, e, dunque, viene spontaneo porsi una domanda: non è che le grandi banche temono che, nonostante il QE, qualcosa di molto grosso stia per abbattersi sul mercato ?
Zerohedge, come sempre, ci dà una risposta cinica ma efficace:
(Zerohedge)
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