Deutsche Bank, l’istituto bancario più importante in Europa, sembra sempre più somigliare ad una bomba ad orologeria, Bruxelles deve intervenire prima che arrivi il botto
Ma che gentili i tedeschi che, improvvisamente, propongono la creazione di un fondo europeo “ad hoc” per la ricapitalizzazione degli istituti bancari in difficoltà. Quanta pietà da Berlino verso i fannulloni italiani e la loro Montepaschi di Siena !
Ovviamente qui la pietà non c’entra nulla, ai tedeschi conviene creare un fondo per il salvataggio delle banche (così come, nonostante le dichiarazioni opposte, a Berlino conveniva il QE, a Berlino conveniva svalutare l’euro, a Berlino conveniva persino tagliare i tassi ad un livello inferiore rispetto a quello di cui l’economia tedesca avrebbe avuto realmente bisogno). La ragione sta in due parole: Deutsche Bank.
La puzza di marcio che viene da Deutsche Bank è sempre più forte:
Alcuni giorni fa abbiamo fatto un confronto tra Montepaschi di Siena e Lehman Brothers, riprendiamo in mano la storia della banca fallita nel 2008 per capire perché un fallimento di Deutsche Bank deve far paura.
Quando Lehman Brothers fallì, nel bilancio della banca americana era iscritto un attivo pari a 639 miliardi di dollari. Oggi, nel bilancio di Deutsche Bank figura un attivo pari a 1466 miliardi di dollari, più del doppio di Lehman. Quest’ultima, nel 2008, aveva un debito valutato a 619 miliardi di dollari. Spulciando nel bilancio, Deutsche Bank risulta attualmente avere un debito pari a 800 miliardi di dollari. Se poi prendiamo l’intero passivo di bilancio della banca tedesca, arriviamo a (rullo di tamburi) 1405 miliardi di dollari.
Se crolla Deutsche Bank, crolla il mondo.
Notizia fresca pomeridiana.
DB taglia 1/4 delle filiali tedesche e decide di tagliare entro 2017 anche all’estero.
Risparmi per quasi 4 mld.. basteranno?