Uno dei Paesi con il tasso di crescita del PIL più alto del Mondo sembra non avere la minima idea di che cosa stia succedendo nella propria economia, e questo è un disastro per i mercati finanziari
Mentre la Rupia Indiana fa segnare record negativi giorno dopo giorno, ci sono, per la prima volta, delle ragioni per temere seriamente che il PIL Indiano cominci, almeno su base trimestrale, a diminuire.
Il nostro sospetto nasce in seguito ai dati sull’indice PMI manifatturiero HSBC (quindi quello non ufficiale che, così come per la Cina, rimane per noi più interessante dell’indice Governativo):
Il problema sembra essere l’export. Se così fosse non dovremmo preoccuparci più di tanto dato che il forte indebolimento della Rupia Indiana dovrebbe far riprendere le esportazioni già entro la fine dell’anno.
Guardiamo però al presente, la situazione del PIL trimestrale è questa:
L’indice PMI che scende sotto quota 50 indica un probabile segno negativo nella crescita del PIL tra 2-3 mesi.
La crescita annuale è, per quanto preoccupante, più solida di quella trimestrale:
Vi ricordo che si parla di recessione, tecnicamente, quando, per due trimestri di fila, il PIL di un Paese diminuisce. La contrazione della produzione dovrebbe durare almeno un trimestre (il quarto per la precisione), per quanto riguarda i primi tre mesi del 2014 è invece ancora troppo presto per fare ipotesi.
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