Nell’economia, come nella vita, capitano le crisi; non occorre stupirsi e abbattersi troppo, tanto vale essere pronti ad affrontarle
“Esistono due modi per poter andare a dormire tranquilli.. Essere ignoranti o essere pronti” così recita un famoso detto, cerchiamo allora di essere pronti. Le crisi economiche e finanziare capitano, è la normalità, così come, a ciascuno di noi, capitano buone giornate e giornate semplicemente terribili.
C’è un’interessantissima scuola di pensiero economico (cavalcata anche da Morgan Stanley) che ci spiega le crisi in questo modo:
Questo è il ciclo economico, proviamo a percorrerlo in senso anti-orario.
Partiamo dal quadrante in alto a destra: Improvement, ovvero “miglioramento, crescita”. Immaginate un’economia in crescita (la Spagna di Zapatero), la crescita non va lasciata libera di correre, non è vero che se un’economia cresce allora tutto va bene ! Bisogna essere ferrei soprattutto durante la crescita. Keynes diceva: “Il tempo dell’austerità non è durante la crisi, ma durante la crescita”, tutto quello che abbiamo visto fino ad ora (dalla Merkel alla Fornero) andrebbe molto bene se un’economia fosse in crescita, il problema è che nessuno si è mai sognato di andare ad imporre a Zapatero pesanti tagli e riforme durante gli anni di grande crescita del PIL Spagnolo.
Cos’è successo allora ? La crescita non è stata accompagnata da una severa monitorizzazione del settore bancario, l’economia è stata lasciata libera per qualche anno, entrando così nella fase di Complacency, la compiacenza.
Il sistema bancario è poi andato rapidamente in difficoltà, e l’economia è ufficialmente entrata nella fase di Crisis, la crisi. Qui l’Europa si è accorta che in Spagna c’era qualcosa che non andava, e qui, scavalcando Keynes per l’ennesima volta (quando impareremo ?), si è voluto imporre una politica di austerity a tutto spiano, che non ha fatto altro che paralizzare la Spagna nel terzo quadrante del ciclo economico.
Sì perchè, l’ultima fase, la Response, non è ancora arrivata, e i dati macroeconomici Spagnoli sono spaventosi.
Credete che sia un modo riduttivo di vedere l’economia ? Vi assicuro che non lo è, vediamo un po’ la Storia europea degli ultimi anni:
Guardiamo solo il fantomatico Spread, è impressionante vero ?
Allora non dovrebbe servire un mago per dirci dove siamo adesso:
Crisis = elezioni in Italia con instabilità politica
Response = dopo due mesi nasce il Governo Letta, intanto la BCE taglia i tassi
Improvement = lo spread scende in modo pesante, i BTP ed i BOT Italiani fanno registrare rendimenti da record
Complacency = ad oggi non lo abbiamo ancora visto questo passaggio, siamo ancora nel quadrante dell’improvement, certo è che l’eliminazione dell’IMU sulla prima casa e una politica più “caciarona” alla Berlusconi potrebbe essere un ottimo esempio di complacency
Buone previsioni del futuro a tutti.
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