Nel ciclo economico è pienamente razionale che ci siano momenti di crisi, come in ogni attività umana; ecco perchè lo shutdown potrebbe aver fatto bene all’economia Americana
Ci sono persone che, ogni anno, si ammalano di influenza. Stanno male per 4-5 giorni, dopodiché per il resto dell’anno non si ammalano più. Per tale ragione, accettano il fatto che l’influenza arriverà, inesorabile, ogni anno, sapendo che per molti mesi il loro stato di salute sarà mediamente buono.
In economia è lo stesso, non si può crescere con costanza senza momenti di crisi, per tale motivo chi conosce l’economia sa che, a volte, le crisi possono fare bene al Paese. Prendete gli Stati Uniti, in questi mesi la crescita del PIL è positiva, ma lo shutdown ha portato ad una contrazione importante come vi abbiamo già detto.
Questa crisi era necessaria, ne siamo certi. Le ragioni ? Il mercato del lavoro Americano non è affatto in buone condizioni (come mostrano i job report di Agosto e Settembre), mentre la maggior parte degli indicatori economici continuano a salire, c’è evidentemente qualcosa che non torna:
La crisi dello shutdown ha riallineato i principali indicatori economici a quello che è, effettivamente, lo stato del mercato del lavoro, ed è giusto così.
Quello che più ci lascia perplessi è rappresentato dai cosiddetti “indici di fiducia”:
Ora, sperando che lo “shutdown 2″ sia scongiurato (c’è tempo fino a metà Dicembre) e che il debt ceiling sia alzato una volta per tutte (la scadenza è fissata a Febbraio 2014), i prossimi mesi dovrebbero essere abbastanza positivi per gli Stati Uniti.
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