Il board della BCE si è letteralmente spaccato in due durante l’ultima riunione in cui è stato approvato il taglio dei tassi dallo 0,5% allo 0,25%: la spaccatura tra Nord e Sud si fa sempre più evidente
Per chi non lo sapesse, la proposta di taglio dei tassi da parte della BCE viene approvata/rigettata da un gruppo di 23 rappresentanti di varie economie facenti parte dell’Eurozona.
La scorsa settimana la BCE ha tagliato i tassi dallo 0,5% allo 0,25%, ma a quanto pare il gruppo dei 23 guru della politica monetaria comunitaria se la sono vista piuttosto brutta prima di arrivare a questa decisione.
Come ben riporta il Financial Times, due membri Tedeschi del board della BCE si sono opposti con forza ad un taglio dei tassi, trascinando dietro di sé almeno altri 4 membri la cui nazionalità non viene riportata dal quotidiano economico.
La notizia del taglio dei tassi in Germania è stata accolta con sdegno da parte di molti economisti mainstream Tedeschi, le cui opinioni sono state diffuse ovviamente dai mass media in tutta la Germania.
Eppure, la decisione di tagliare i tassi è una decisione sacrosanta (anzi, fosse per noi i tassi sarebbero allo 0% da tempo), e la dimostrazione viene semplicemente dalla matematica (che, lo ricordiamo, non è un’opinione). Si chiama regola di Taylor, ed è una formula che ci spiega bene qual è il livello dei tassi ottimale per un’economia:
Già, “per un’economia”. Problema: nell’Euro ci sono tante economie diverse, e la regola di Taylor si basa sull’inflazione media e sul tasso di crescita del PIL medio.
A questo punto è chiaro perchè la Germania non veda di buon occhio un taglio dei tassi in questo periodo (Berlino avrebbe bisogno di tassi più elevati adesso).
Lo strappo c’è, Nord e Sud dell’Eurozona si trovano in due parti del ciclo economico molto distanti tra loro, quando capiremo che avremo bisogno di dividere l’Euro in almeno due parti ?
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