Société Générale fa un buon lavoro nel farci notare come il cambio euro/dollaro abbia raggiunto un’area di importanza fondamentale
(ripubblicazione articolo del 16 marzo 2015)
Possibili discese del tasso di cambio fra euro e dollaro USA al di sotto della quota 1,05 $ potrebbero innervosire parecchio i mercati finanziari.
Come riporta Société Générale, infatti, quell’1,05 rappresenta una soglia critica fondamentale:
Al di sotto di questo livello, potremmo vedere un certo nervosismo sui mercati, con una volatilità in crescita ed un passaggio dei trader dalla modalità “risk-off” a “risk-on” (con spostamento di denaro dal mercato azionario a quello obbligazionario).
In questo caso, la BCE sarebbe costretta ad intervenire in qualche modo. Ad esempio, un membro del board della BCE (non Draghi stesso, ma magari il solito Coeuré) potrebbe scoprire le carte dichiarando un valore del cambio al quale Francoforte intende arrivare. Oppure, con maggiore probabilità, potrebbe improvvisamente apparire sui giornali una dichiarazione del tipo: “Draghi: se la ripresa sarà convincente il QE sarà interrotto prima”.
Insomma, in caso di volatilità non aspettatevi uno stop al QE, ma una dichiarazione costruita ad-hoc per frenare la caduta dell’Euro. Quando poi i titoli di Stato acquistabili dalla BCE cominceranno a scarseggiare, l’Euro tornerà a salire.
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