Il migliore indicatore utilizzabile per prevedere l’andamento del PIL nell’Eurozona trasmette una tristezza incredibile, non aspettatevi grandi cose dall’inizio del 2015
(ripubblicazione articolo del 26 dicembre 2014)
Sì forse l’Italia riuscirà a chiudere il 2015 con un PIL non negativo (le stime ufficiali puntano ad un +0,5% per il PIL annuo, noi temiamo che il dato sarà inferiore), ma, c’è da dirlo, l’economia dell’Eurozona è ridotta in uno stato di depressione (non solo economica) scoraggiante.
Prendete l’indicatore Eurocoin, ovvero un indice probabilmente migliore del PMI manifatturiero per prevedere l’andamento del PIL nel breve periodo. Ecco come si presenta l’indicatore a dicembre:
C’è stata indubbiamente una ripresa dell’Eurocoin (linea blu) con la fine dell’Autunno, ma stiamo parlando di una correzione minima.
Le nostre previsioni sul PIL italiano (ed europeo) per il 2015 sono le stesse del 2014: le variazioni del prodotto interno lordo saranno talmente minime da poter dire che l’economia non crescerà e non decrescerà, ma rimarrà nello stato di coma in cui versa da tempo.
Che il 2015 sia l’anno in cui Bruxelles si renderà conto che è impossibile trasformare il resto dell’Europa nella Germania ? È un buon auspicio, ma come al solito è bene non illudersi conoscendo chi ci (mal)governa.
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