Europa: I Possibili Effetti Del QE Sull’Economia

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L’esperienza ci insegna che, prima di tutti, sarà il settore finanziario a beneficiare del Quantitative Easing europeo, ma quanto resterà all’economia “reale” ?

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Con questo post inauguriamo una nuova rubrica in cui cercheremo di determinare, con il tempo, gli effetti del Quantitative Easing avviato dalla BCE sull’economia dell’Eurozona.

Riteniamo che, per cominciare, sia fondamentale un confronto fra il portafoglio tipico di una famiglia statunitense e di una europea:

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La Fed ha tenuto i tassi bassi (e lo sta ancora facendo) per molto tempo, portando in molti a decidere di investire il proprio denaro in asset che rendessero maggiormente e, dunque, che fossero più rischiosi.
Date un’occhiata a come è salita la borsa negli USA e noterete benissimo una dimostrazione di quanto appena affermato.

Ma gli europei sono diversi dagli americani, da noi la propensione ad investire in azioni (quindi in asset aventi un rischio medio-alto) è molto ridotta rispetto a quella che si registra negli USA. Buona parte delle risorse economiche degli europei (il 34,5% contro il 15,1% negli USA) è lasciata dormiente nei conti correnti bancari.

Ora, seguite il nostro ragionamento.
Negli Stati Uniti, la crisi del 2008 ha seguito questo percorso:

1) Crisi finanziaria con il famoso fallimento di Lehman Brothers

2) Crisi economica che ha colpito l’intero paese

3) Politica monetaria espansiva da parte della Federal Reserve

4) Forte ripresa del settore finanziario

5) Ripresa dell’economia reale

Il settore finanziario ha anticipato (al punto 1 ed al punto 4) l’economia reale, questo è quanto è successo negli USA.

In Europa, invece, la situazione è la seguente:

1) Crisi finanziaria causata dal crollo della borsa americana nel 2008

2) Crisi economica che ha colpito, fino al 2009-2010, tutta l’Eurozona

3) La BCE con Trichet non ha mai mostrato una grande volontà di contrastare il disastro economico in atto

4) Nuova crisi finanziaria con la famosa “crisi dello spread”

5) Nuova crisi economica

6) Politica monetaria espansiva da parte della BCE

Il prossimo passo è, dunque, una ripresa del settore finanziario che dovrebbe portare, tramite la ripresa del mercato del credito, alla vera e propria ripresa economica dell’Eurozona, ma il condizionale è d’obbligo.

Come dovrebbe riprendersi il settore finanziario europeo, ci chiediamo, se gli stessi europei sono meno inclini degli americani ad investire il proprio denaro ?

E questo è un grande punto interrogativo che, per quanto ci riguarda, deve destare preoccupazioni.

 

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