Barack Obama ha fatto intendere che nelle prossime settimane porterà il tema del libero scambio tra USA e UE a Washington, da Bruxelles si prevede un iter di 2 anni prima di arrivare alla conclusione dell’affare
L’annuncio è di quelli storici, José Manuel Barroso si dice molto ottimista (ma lo sappiamo, lui è sempre molto ottimista) riguardo all’ampliamento del meccanismo di libero mercato tra USA e UE. Lo ha dichiarato ai giornalisti uscendo dal primo giorno di lavori del G8 organizzato in Irlanda del Nord, a Lough Erne.
Stiamo parlando della creazione di un’area di libero scambio transatlantica (l’area più grande del Mondo) che dovrebbe costruire un asse indissolubile tra Bruxelles e Washington, “frenando” (almeno secondo i suoi ideatori) la concorrenza Cinese. Pensate che il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) potrebbe accrescere – sempre secondo le previsioni – la nostra produzione di 119 miliardi di Euro annui, e quella Americana di 95 miliardi.
Tutto molto bello, si parla addirittura di 8 milioni di posti di lavoro creati equamente distribuiti sulle due sponde dell’Atlantico, ma non badiamo troppo ai numeri in questo momento, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle gli errori di valutazione degli eurocrati, freniamo gli entusiasmi.
Tra i più entusiasti riscontriamo il premier Britannico David Cameron e il Presidente Francese François Hollande. l Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è particolarmente convinto dell’effetto di questo accordo sul tasso di disoccupazione, tanto da aver dichiarato che tra un mese cominceranno i negoziati in materia a Washington.
È comunque fuori da ogni dubbio il fatto che tale piano, se approvato, dovrebbe dare una buona spinta all’economia Americana ed Europea. Quello che non ci convince è la presunta esclusione della Cina da questo accordo, ci sembra incredibile che Pechino decida di stare a guardare mentre gli USA e l’UE si spartiscono questa grande torta.
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