Per ora sembra poco probabile che anche il secondo trimestre dell’anno si chiuda con il segno “meno” per il PIL statunitense; recessione scongiurata ?
(ripubblicazione articolo del 9 giugno 2015)
Dal momento che si può tecnicamente parlare di recessione solo con una contrazione del PIL per due trimestri consecutivi, cominciamo a credere che difficilmente ciò avverrà a breve negli Stati Uniti.
Ricorderete che i dati deludenti del primo trimestre furono previsti soltanto da un istituto ufficiale: la Federal Reserve di Atlanta.
Questo stesso istituto prevede segnali di miglioramento per il PIL degli USA nel secondo trimestre, sebbene questo sia ancora ben al di sotto delle previsioni medie di mercato:
Se poi aggiungiamo alcuni segnali di timido miglioramento (o, quanto meno, di non peggioramento) provenienti da una serie di indicatori macro per il mese di aprile, non siamo certi che gli Stati Uniti entreranno in recessione quest’anno.
Tuttavia, va notata una cosa: il PIL del secondo trimestre potrà anche crescere, ma il primo semestre del 2015 potrebbe chiudersi comunque con un PIL in calo per gli Stati Uniti, e questo non è proprio un ottimo segno per un’economia vicinissima ad uno storico rialzo dei tassi.
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