Una volta si parlava di titoli-spazzatura, ma ora, dopo 4 anni di stop, i bond greci tornano a piacere al mercato: l’asta dei titoli di Stato a 5 anni di Atene ha incassato 11 miliardi di Euro, come se non si trattasse nemmeno di titoli di debito greco (guest post)

A due giorni dalla visita ad Atene del cancelliere tedesco Angela Merkel, la Grecia ha ottenuto ordini per il primo bond, dopo quattro anni di esclusione dai mercati, per 11 miliardi di euro, oltre quattro volte la domanda per un’obbligazione di 2,5 miliardi di euro e una durata quinquennale. Un successo.

Maggiori dati tecnici sul collocamento potrebbero arrivare già domani quando il poool di banche (tra cui la JpMorgan, maggior banca americana, e la Deutsche Bank, maggior banca tedesca) faranno sapere esattamente a quanto ammontano gli ordini effetivi pervenuti al collocamento sindacato. Per rassicurare gli investitori internazionali Atene ha precisato che le nuove emissioni saranno sottoposte alle normative britanniche, una scelta che era stata già fatta in occasione delle passate ristrutturazioni del debito pubblico mediante scambio di obbligazioni.

Anche nelle fasi più difficili la Grecia ha continuato a saggiare le reazioni dei mercati effettuando emissioni pro forma di titoli a breve scadenza, ma il bond a cinque anni sarebbe il primo rifinanziamento a scadenza medio lunga da quando, nel 2010, ha finito per essere tagliata fuori.

Il clamoroso annuncio giunge mentre nel paese è in pieno svolgimento un altro sciopero generale, di nuovo contro le misure di risanamento dei conti avviate su indicazione della troika (Ue, Fmi e Bce) per ottenere gli aiuti internazionali, e a due giorni dalla visita di Stato della cancelliera tedesca Angela Merkel.

Una visita che dovrebbe dare il senso di un sostegno forte al governo Samaras in grave difficoltà politica e con una esigua maggioranza in Parlamento di soli due deputati in vista delle elezioni amministrative e europee di maggio.

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore“