La giornata di lunedì è stata molto indicativa, comprendere il movimento del tasso di cambio in vista di un possibile Grexit è davvero molto difficile
(ripubblicazione articolo del 30 giugno 2015)
Il cambio euro/dollaro si è comportato in maniera molto strana (almeno in apparenza) di fronte all’annuncio del probabile default greco arrivato nel weekend precedente.
Date un’occhiata:
(Business Insider)
In apertura, l’euro è passato da 1,115 $ a 1,095 $. All’apertura di Wall Street, invece, la moneta unica è tornata a salire, chiudendo la giornata addirittura in guadagno.
Questa immagine sembra rispecchiare il fatto che sui mercati l’indecisione riguardante i reali effetti del Grexit siano difficili da determinare. Abbiamo infatti due scuole di pensiero totalmente opposte ed entrambe valide:
1) L’euro si deprezzerà con l’uscita della Grecia dall’euro: l’euro uscirà più debole dal punto di vista politico, in quanto il mercato saprà che sarà possibile uscire dalla moneta unica “come ha fatto la Grecia”. Non c’è motivo per cui una moneta che “perde pezzi” debba valere più di monete più stabili come il dollaro
2) L’euro si apprezzerà con l’uscita della Grecia dall’euro: eliminare la Grecia dall’Eurozona significa eliminare uno dei più grandi problemi dell’euro (almeno fino a quando non avremo una nuova Grecia), questo dovrebbe eliminare un grosso fattore di rischio per l’Eurozonae portare l’euro ad apprezzarsi
Non facciamoci ingannare, tuttavia. Il sali-scendi di lunedì non è dovuto a scontri filosofici, ma piuttosto a vendite sul mercato azionario e obbligazionario. Con l’apertura dei mercati in Europa, in tanti hanno venduto titoli finanziari indicizzati in euro, cosa che ha spinto verso il basso il valore della moneta unica. L’apertura di Wall Street ha portato ad un’impennata nelle vendite di titoli indicizzati in dollari (un panico causato più dal default di Porto Rico, piuttosto che da quello greco), riequilibrando il cambio.
Tuttavia, se il Grexit avverrà (Tsipras continua a negarlo in pubblico, un po’ come negò l’introduzione del controllo dei capitali e la chiusura delle banche), avremo uno scontro tra le due scuole di pensiero già citate nel medio periodo. La nostra interpretazione è che, inizialmente, l’euro scenderà. Dopo alcune settimane di ribasso, però, l’euro tornerà ad apprezzarsi, e, alla fine, la teoria de “l’Eurozona è più stabile senza la Grecia” prevarrà.
Per me il movimento strano di lunedì è dovuto al panico del popolo bue.. Ma poi ha vinto l effetto descritto qui
http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/finanza-e-mercati/2015-04-18/il-paradosso-dell-euro-che-sale-mentre-l-europa-crolla-100233.shtml?uuid=ABJEthRD